domenica 20 gennaio 2013

BuzzFeed e The Dish: sul Corriere si parla di giornalismo 2.0



In bilico tra carta e web, con un linguaggio in costante evoluzione e il vecchio mito dell’obiettività ormai sfaldato e relegato nel passato. Il giornalismo oggi è qualcosa di molto diverso da ciò che ancora viene insegnato nelle scuole e nei libri: il legame con le parole ‘giornale’ o ‘giornaliero’ diventano sempre meno importanti. Il giornalismo è ora, è rapido, è vicino alla gente, ed è scritto con un linguaggio familiare e ‘da strada’. Non bisogna, però dimenticarsi delle vecchie regole sempre valide e quindi non farsi accecare dal flusso di informazioni precotte del web, ma cercare le proprie storie da verificare con precisione. 

Sono solo alcuni spunti generati da due articoli comparsi oggi su La Lettura del Corriere della Sera. Il primo, a firma di Serena Danna, è un ritratto di Ben Smith, direttore di BuzzFeed, sito web che mischia in un cocktail irresistibile notizie trash (su tutte le gallery di foto di animali strani) a contenuti seri, pescando dai social media i trend, anche grazie a una attenta analisi statistica. Smith è passato da giornalista politico a mente dietro uno dei maggiori successi degli ultimi anni con 40 milioni di utenti unici al mese e un aumento di capitale di 19 milioni di dollari, dimostrando di aver compreso benissimo l’evoluzione del giornalismo nel mondo di oggi.

Il secondo articolo, di Marilisa Palumbo, parla di The Dish, il blog che Andrew Sullivan tiene dalla fine del 2000 e che dopo 6 anni di pubblicazioni in solitaria è diventata una piattaforma ricercata dalle grandi testate come il Time per poi ritornare oggi a correre da solo forte di moltissimi visitatori e da una redazione di 7 persone, tantissime per un blog. Da inizio febbraio poi una nuova rivoluzione: oltre un certo numero di contenuti i lettori dovranno pagare 19,99 dollari all’anno e se qui in Italia sembra una cosa assurda, invece all’estero si comincia a capire che le notizie sono un servizio che va pagato anche sul web, soprattutto se hanno un tocco personale impossibile da trovare altrove.  

Per approfondire queste due interessanti interviste vi consiglio di leggere il testo completo qui.

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