mercoledì 14 novembre 2012

AlboAutori, il portale degli scrittori: intervista a Mauro Morellini



Editore, scrittore, docente e ora gestore di un portale online: Mauro Morellini conosce il mondo dell’editoria da vari punti di vista, per questo ha lanciato un servizio nuovo. AlboAutori è un database dove scrittori in cerca di pubblicazione possono inserire il proprio profilo e delle proposte di libri ed essere così scoperti dagli editori. Un aiuto per districarsi nella marea di richieste che tutti i giorni arrivano nelle case editrici. L’abbiamo intervistato per farci raccontare qualcosa in più.

Da dove nasce l’idea di AlboAutori?

“Ogni editore riceve una grande massa di proposte spesso non coerenti con quanto sta cercando al momento. L’idea è di collegare autori ed editori nel modo giusto, dando ai primi la possibilità di presentarsi meglio e ai secondi di trovare proposte interessanti. Io come editore non pubblico narrativa, ma a volte mi capitano per le mano testi interessanti e allora cerco di indirizzarli nel modo corretto. Però sarebbe impossibile leggere tutto ciò che arriva, i costi sarebbero altissimi, per questo AlboAutori può aiutare nello smistamento”.

In breve come funziona AlboAutori?

“Ricorda una biblioteca: ci sono i vari generi, come giallo e fantasy, ad esempio, e si può fare una ricerca impostando vari parametri. A breve attiveremo anche un servizio di alert per informare l’editore quando viene inserita un’opera con i parametri ricercati. L’autore ha la possibilità di presentarsi e di invogliare alla lettura del suo testo e acquisisce visibilità anche grazie ai commenti degli altri utenti, creando una community. L’autore, inoltre, ha aiuti sia gratuiti che a pagamento, come l’editing dei testi o notizie su concorsi e fiere, trovando qui tutto ciò che può servirgli. È una sorta di Facebook degli scrittori”.

Chi sono gli utenti? Come hanno risposto finora?

“Per ora, a pochi mesi dall’apertura, abbiamo circa 200 autori e 500 utenti registrati tra editor, curiosi e chi sta per caricare il proprio libro. Tre su cinque dei titoli inseriti sono narrativa, poi c’è anche molta saggistica. La piattaforma si rivolge a chiunque, non solo agli esordienti, infatti si possono trovare anche testi già pubblicati e qui riproposti in nuove edizioni aggiornate”. 

Qualche proposta è già diventata un libro pubblicato?

“È ancora presto per dei libri pubblicati con questo sistema, perché AlboAutori è a regime da un mese più o meno. Per ora gli autori possono depositare i file con le opere anche complete e noi facciamo da filtro, indirizzando gli agenti letterari, e sono già diversi quelli che ci hanno richiesto l’invio di testi per una lettura. Speriamo che presto qualcuno di questi venga pubblicato, sarebbe la pubblicità migliore per il servizio”.

Non c’è il rischio di un plagio?

“L’autore conosce questo rischio ogni volta che invia il suo testo da qualche parte. Noi, anzi, forniamo una garanzia in più rispetto all’invio generico presso gli editori perché conserviamo i file nei nostri database e possiamo testimoniare che quell’autore ci ha inviato quel testo in un determinato giorno. Stiamo studiando anche una certificazione scritta da inviare all’autore per confermare questo punto”.

E tu da editore hai pescato qualche libro da AlboAutori?

“Qualcosa di interessante l’ho visto, in particolare sto guardando un libro di una donna che racconta la vita quotidiana al femminile pescando nella sua esperienza. È un testo che ha riscosso l’interesse degli utenti e quindi anche il mio”.

Cosa ne pensi degli ebook? Li usi o sei rimasto affezionato alla carta?

“Non sono uno di quelli che devono per forza sentire il profumo della carta. Leggo testi in qualsiasi modo riesca a reperirli, sia su carta che su ebook reader. Alcuni libri per me, però, non hanno senso in digitale, perché sono dei veri e propri oggetti, come i libri d’arte o fotografici. La narrativa, invece, la vedo bene sull’ebook, soprattutto perché permette una distribuzione rapida e meno costi. È una grandissima opportunità per gli esordienti”.

E cosa ne pensi del self-publishing?

“È proprio il contrario di ciò per cui sto lavorando. In questo mercato, ad esempio, è molto difficile che un autore di narrativa diventi conosciuto, a meno che non abbia moltissimi amici e per gli stessi editori non è un’impresa semplice, però di sicuro l’editore è un aiuto in questo senso ed è importante per migliorare il testo e guidare nel processo di stampa. Inoltre fa da filtro, proponendo delle opere scelte in un’ampia serie di proposte. Un autore è uno scrittore e fa fatica a prendere su di sé anche il ruolo di editore, soprattutto se è esordiente. Invece se si tratta di un autore molto famoso può saltare l’editore e fare da sé, anzi l’editore in quel caso può essere un ostacolo. Per esempio un guru del web marketing potrebbe pubblicare da sé il proprio manuale ed essere capace di commercializzarlo. L’editore, però, rimane un marchio di garanzia e questo il self-publishing non può sostituirlo”.

Nessun commento:

Posta un commento