Editore, scrittore, docente e ora
gestore di un portale online: Mauro Morellini conosce il mondo dell’editoria da
vari punti di vista, per questo ha lanciato un servizio nuovo. AlboAutori è un
database dove scrittori in cerca di pubblicazione possono inserire il proprio
profilo e delle proposte di libri ed essere così scoperti dagli editori. Un
aiuto per districarsi nella marea di richieste che tutti i giorni arrivano
nelle case editrici. L’abbiamo intervistato per farci raccontare qualcosa in
più.
Da dove nasce l’idea di
AlboAutori?
“Ogni editore riceve una grande
massa di proposte spesso non coerenti con quanto sta cercando al momento.
L’idea è di collegare autori ed editori nel modo giusto, dando ai primi la
possibilità di presentarsi meglio e ai secondi di trovare proposte interessanti.
Io come editore non pubblico narrativa, ma a volte mi capitano per le mano
testi interessanti e allora cerco di indirizzarli nel modo corretto. Però
sarebbe impossibile leggere tutto ciò che arriva, i costi sarebbero altissimi,
per questo AlboAutori può aiutare nello smistamento”.
In breve come funziona
AlboAutori?
“Ricorda una biblioteca: ci sono
i vari generi, come giallo e fantasy, ad esempio, e si può fare una ricerca
impostando vari parametri. A breve attiveremo anche un servizio di alert per
informare l’editore quando viene inserita un’opera con i parametri ricercati.
L’autore ha la possibilità di presentarsi e di invogliare alla lettura del suo
testo e acquisisce visibilità anche grazie ai commenti degli altri utenti,
creando una community. L’autore, inoltre, ha aiuti sia gratuiti che a
pagamento, come l’editing dei testi o notizie su concorsi e fiere, trovando qui
tutto ciò che può servirgli. È una sorta di Facebook degli scrittori”.
Chi sono gli utenti? Come hanno
risposto finora?
“Per ora, a pochi mesi
dall’apertura, abbiamo circa 200 autori e 500 utenti registrati tra editor,
curiosi e chi sta per caricare il proprio libro. Tre su cinque dei titoli
inseriti sono narrativa, poi c’è anche molta saggistica. La piattaforma si
rivolge a chiunque, non solo agli esordienti, infatti si possono trovare anche
testi già pubblicati e qui riproposti in nuove edizioni aggiornate”.
Qualche proposta è già diventata
un libro pubblicato?
“È ancora presto per dei libri
pubblicati con questo sistema, perché AlboAutori è a regime da un mese più o
meno. Per ora gli autori possono depositare i file con le opere anche complete
e noi facciamo da filtro, indirizzando gli agenti letterari, e sono già diversi
quelli che ci hanno richiesto l’invio di testi per una lettura. Speriamo che
presto qualcuno di questi venga pubblicato, sarebbe la pubblicità migliore per
il servizio”.
Non c’è il rischio di un plagio?
“L’autore conosce questo rischio
ogni volta che invia il suo testo da qualche parte. Noi, anzi, forniamo una
garanzia in più rispetto all’invio generico presso gli editori perché
conserviamo i file nei nostri database e possiamo testimoniare che quell’autore
ci ha inviato quel testo in un determinato giorno. Stiamo studiando anche una
certificazione scritta da inviare all’autore per confermare questo punto”.
E tu da editore hai pescato
qualche libro da AlboAutori?
“Qualcosa di interessante l’ho
visto, in particolare sto guardando un libro di una donna che racconta la vita
quotidiana al femminile pescando nella sua esperienza. È un testo che ha
riscosso l’interesse degli utenti e quindi anche il mio”.
Cosa ne pensi degli ebook? Li usi
o sei rimasto affezionato alla carta?
“Non sono uno di quelli che
devono per forza sentire il profumo della carta. Leggo testi in qualsiasi modo
riesca a reperirli, sia su carta che su ebook reader. Alcuni libri per me,
però, non hanno senso in digitale, perché sono dei veri e propri oggetti, come
i libri d’arte o fotografici. La narrativa, invece, la vedo bene sull’ebook,
soprattutto perché permette una distribuzione rapida e meno costi. È una
grandissima opportunità per gli esordienti”.
E cosa ne pensi del
self-publishing?
“È proprio il contrario di ciò
per cui sto lavorando. In questo mercato, ad esempio, è molto difficile che un
autore di narrativa diventi conosciuto, a meno che non abbia moltissimi amici e
per gli stessi editori non è un’impresa semplice, però di sicuro l’editore è un
aiuto in questo senso ed è importante per migliorare il testo e guidare nel
processo di stampa. Inoltre fa da filtro, proponendo delle opere scelte in un’ampia
serie di proposte. Un autore è uno scrittore e fa fatica a prendere su di sé
anche il ruolo di editore, soprattutto se è esordiente. Invece se si tratta di
un autore molto famoso può saltare l’editore e fare da sé, anzi l’editore in
quel caso può essere un ostacolo. Per esempio un guru del web marketing
potrebbe pubblicare da sé il proprio manuale ed essere capace di
commercializzarlo. L’editore, però, rimane un marchio di garanzia e questo il
self-publishing non può sostituirlo”.
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