Tra le nuove forme di giornalismo nate negli ultimi anni è
di certo interessantissimo il web-documentario, un’evoluzione del vecchio
concetto di ipertesto , che mischiando video, foto, testi e animazioni,
proietta lo spettatore all’interno della storia portandolo ad agire in prima
persona. Qualcosa di simile a ciò che avviene nei videogiochi, ma qui applicato
al raccontare una storia e fare informazione.
Tra i più innovativi autori di questo genere c’è Samuel
Bollendorff che ha utilizzato i web-documentari per raccontare storie molto
diverse tra di loro, dalle miniere di carbone in Cina al problema dell’obesità.
Il primo, ad esempio, ci porta alla ricerca della verità sulle condizioni di
vita dei lavoratori nelle miniere di una Cina in forte espansione e in cui,
però, gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno. Seguendo il racconto
possiamo interagire con varie persone, intervistarle, andare a guardare nei
luoghi per cercare di entrare nella miniera e renderci conto davvero di cosa
accade. È lo spettatore a decidere cosa fare, dove andare e dove finire il
proprio viaggio.
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